Arborio
N. 1 - Il territorio di Arborio
senza autore, 42x51,2 cm, scala di trabucchi di Piemonte.
N. 2 - Il riso Arborio
A metà del XX secolo venne selezionata da Domenico Marchetti una qualità di riso, detta “Arborio”, particolarmente adatta ai terreni torbosi e utilizzata soprattutto per la preparazione di risotti.
Arborio, 1903 giugno 26.
Piano grafico di delimitazione della zona protetta dalla risicoltura ed opposizione di termini.
N. 3 - Arborio e la piena della Sesia
Una delle costanti storiche della comunità di Arborio è stata l’ardua convivenza con le piene del vicino fiume Sesia. Tra le prime esondazioni documentate ritroviamo quelle avvenute tra il 1776 e il 1777, ricordate da una relazione inviata all’Intendenza datata 9 maggio 1777, in cui si narra delle devastazioni apportate ai coltivi dovute all’introduzione dell’acque della Sesia nell’alveo della Roggia “molinara”. Per evitare il ripetersi di ulteriori eventi calamitosi per l’economia locale il sindaco Francesco Calza incarica l’Architetto Angelo Giuseppe Genta di provvedere alla progettazione delle opere di contenimento necessarie. Nella sua relazione datata 18 settembre 1777, da cui scaturisce il tipo dimostrativo rappresentato nella foto, si legge: “…con aver osservato li gravi pregiudici da esso fiume causati, che dalla stessa Comunità vengono sofferti per causa delle corrusioni seguite ne propri fondi, ed essersi formato due canali denotanti l’introduzione del total fiume […], con pericolo d’esportare quantità di beni censiti di prima bontà di varii particolari, e parte dell’alveo della roggia molinara di essa comunità. […] debbasi in quest’occasione di scarsezza d’acqua senza dilazione di tempo […] far esattamente eseguire secondo le regole infra espresse li ripari segnati A. B. C.”. I ripari saranno realizzati “a due ordini di rovere senza diffetti ben interrati al riffiuto del martinetto alla profondità per lo meno di tre piedi”.
1777 novembre 11, Vercelli
Tipo continente li ripari da farsi nel territorio d’Arboro segnati A. B. C. corrispondente alla relazione da me sottoscritto formata del giorno d’oggi.
Arch. Angelo G. Genta
N. 4 - La parrocchia di San Martino
Sorta sullo stesso sito di un più antico edificio, la chiesa parrocchiale di Arborio, dedicata a San Martino, fu costruita a partire dal 1769 su progetto dell’Ingegnere vercellese Michele Richiardi e consacrata nel 1773. L’interno presenta un’unica navata di forma ellittica e ricche decorazioni. La facciata, più volte restaurata, mostra al centro un mosaico rappresentante S. Martino. Il campanile, la cui costruzione fu ultimata nel 1786, subì un pesante intervento di restauro nel 1784. Il progetto originale di “rinnovazione del cupolino alla sommità del campanile della chiesa parrocchiale”, rappresentato nella foto, ci mostra come dal precedente cupolino a cipolla “in legno e piombo, rovinato per vetustà e recentemente guasto dal fulmine” si sia arrivati alla configurazione, ancora attuale, con lanterna di forma ottagonale “in muratura con cappello di zinco e balconata all’ingiro per facilitare la sua ispezione e successiva manutenzione”.
1874 ottobre 23, Vercelli
Progetto di rinnovo del cupolino alla sommità del campanile della chiesa parrocchiale.
Ing. Arch. Ettore Tartara, 75,7x68,5 cm, scala 1:50
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- 1 - Arborio - Il territorio
ASVC, Comune di Arborio, Disegni, n. 19
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- 2 - Arborio - Il riso Arborio
ASVC, Comune di Arborio, Disegni, n. 47
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- 3 - Arborio - La piena della Sesia
ASVC, Comune di Arborio, Disegni, n. 1
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- 4 - Arborio - La parrocchia di San Martino
ASVC, Comune di Arborio, Disegni, n. 46