Le vie di comunicazione dalla Valsesia alla "bassa"
"Le strade sono un oggetto della maggior importanza per tutte le nazioni colte. Senza di esse non può prosperare l'industria. Sono i canali, per cui circola il commercio, e lo facilitano coll'abbreviare le distanze, e le spese dei trasporti. [...] le valanghe, le piogge, il gelo, la Sesia, e spesso ancora un enorme pezzo di diroccata montagna le distruggono in un istante, o le ingombrano; onde le annuali loro riparazioni si possono considerare come una gravosa imposizione messa dalla natura agli abitanti della Valle...". Così il canonico Nicolao Sottile, ne "Il Quadro della Valsesia" (1803), levava lamento per le precarie condizioni delle strade valsesiane, che i governi imperiali e italici del periodo napoleonico, in seguito a discutibili scelte fiscali, finirono addirittura per inasprire.
N. 1 - Le comunicazioni dopo la conquista napoleonica
"4. La strada della valle comincia sopra Alagna alla sponda destra della Sesia poi passa alla sinistra, e torna a destra d’Alagna sino alla riva, e poi in seguito è tutta su la riva sinistra. D’Alagna ultimo abitato della valle sino a Varallo vi sono venti miglia, e da Varallo ai confini della Valle sotto le Betole vi sono dieci miglia.
5. Passo Dolengo che d’Alagna va a Grassoneto distante di quindeci miglia tutto tortuoso per un pedone e non si passa tutto al più che tre mesi l’anno.
6. Passo di val Dobia dalla Riva a Grassoneto distante dieci miglia si passa dificilmente con mulatine quatro mesi al anno.
7. Passo del Croso di Rassa dalle piode a pie’ di Cavallo indi a Biella, ancor più tortuoso e reipido per un pedone e non si passa tutto al più che tre mesi al anno dificilmente.
8. Passo della Boscarola da Scopello sino Andorno ed indi a Biella distante d’Andorno venti sette miglia, si passa con mulatine con picola caricha ben dificilmente per cinque mesi al anno.
9. Altro passo da Crevola a Crevacore, distante di venti miglia si passa con bestie a caricha quasi tutto l’anno ma ben dificilmente a causa dele aque che rovesciano li ponti.
Oltre questi passi non v’è nesuna comunicazione col Piemonte.
10. Li Valsesiani non ponno in nessun luogo andar al mercato per vendere li pochi suoi prodotti e comperar quelli di pura necessità che al Borgo di Varallo e passar su la sponda sinistra della Sesia."
N. 2 - Il sistema viario della Valsesia in epoca sabauda
La mappa riprodotta a lato, di notevoli dimensioni, descrive il sistema viario della provincia della Valsesia, nel Regno di Sardegna sabaudo, a ridosso dell'unità d'Italia. I pallini più grossi indicano i capoluoghi di mandamento (rosso per Varallo, giallo per Scopa e blu per Borgosesia); i comuni appartenenti a ciascun mandamento sono contrassegnati da un pallino più piccolo del medesimo colore del capoluogo di riferimento.
In basso a sinistra viene riportato un interessante "quadro delle distanze misurate ad ore a piedi tra il Capo luogo di provincia [Varallo] alli Comuni più lontani".
In realtà, con questo schema è possibile conoscere la distanza reciproca di ciascuno dei 19 Comuni della provincia, incrociando opportunamente le righe orizzontali di un qualsiasi comune con le verticali corrispondenti alla località rispetto alla quale si vuole misurare la distanza, fino ad individuare la casella di intersezione contenente il dato in ore di percorrenza a piedi.
N. 3 - Il porto sul Sesia, a Borgosesia
“Si tenne per lungo tempo, e sino, che si allontanò dalla Bettola, il fiume Sesia, dal Comune di Borgosesia una Barca al sito A.
Dal 1780 si tenne da detto Comune una Barca al sito detto la Cappelletta B, senza contradizione dei Serravallesi, e sino all’anno VII R(epubblicano).
Nell’anno VII Repubblicano il Cittadino Pietro Avondo fabbricò un porto, e lo colocò al sito C, e venne questo incendiato per parte de Borgo-Sesiani nell’anno VIII.
Nell’anno IX mediante la convenzione fatta tra detto Avondo, ed il Comune di Borgo-Sesia col pagamento di lire 400 annue per anni dodici si collocò l’attual porto al sito B, che corrisponde al luogo di Serravalle.
Sull ecitamento fatto li 8 Termidor anno X dal Comune di Serravalle al Comune Borgo-Sesia per partecipare sovra di un tal reddito, trattandosi di un porto framediante due Comuni, si dispose detto comune di Borgo-Sesia in persona del Sindaco, di dare a prossimi giorni un piano di Convenzione che comprenderà anche altri particolari interessi di canoni, e simili.
Vercelli li 8 Termidoro Anno X.
Zucchi Arch."
N. 4 - Principali vie di comunicazione del Dipartimento della Sesia
Ora abbandoniamo la Valsesia e dirigiamoci verso i centri del Vercellese.
Questa mappa rappresenta le principali vie di comunicazione del Dipartimento della Sesia (uno dei dipartimenti in cui fu suddiviso il Piemonte dopo l'annessione alla Repubblica francese), segnalando puntualmente le responsabilità e competenze che gerarchicamente gravano in capo ai differenti enti.
Come si evince dalla legenda, le strade sono classificate in "imperiali" (segnate in rosso), la cui manutenzione è di competenza statale; "dipartimentali" (in verde), a carico del Dipartimento; di "3^ classe" (in giallo), le cui spese di mantenimento sono per 3/7 a carico dell'Impero e per il resto in capo al Dipartimento. La manutenzione della strada segnata in blu, da Trino a Morano, è totalmente a carico dei Trinesi.
L'unica strada imperiale presente nella carta è la Vercelli-Torino, che ricalca grosso modo il tracciato dell'attuale SP 11. Ad eccezione della Vercelli-Genova (3^ classe), le restanti sono tutte dipartimentali: strada da Vercelli a Trino; Vercelli-Gattinara (attuale SP 594); da San Germano a Biella, passando per Cavaglià (SP 143).
-
- N. 1 - Le comunicazioni dopo la conquista napoleonica
1812, agosto 20. “Tipo orisontale di tutta la Valle di Sesia e paesi confinanti“.
Copia dell'Arch. Gabbio, scala in miglia toscani o milanesi, 460x365 mm.
ASVC, Dipartimento della Sesia, Disegni, n. 217
-
- N. 2 - Sistema viario della Valsesia in epoca sabauda
1858, marzo 23. Pianta della provincia della Valsesia. Senza autore. 620x715 mm.
ASVC, Intendenza di Vercelli, serie II, Disegni, n. 634
-
- N. 3 - Porto sul Sesia, a Borgosesia
1802, 27 luglio Vercelli. Disegno del “Porto sul Fiume Sesia, di Borgo Sesia, sulla Strada di Serravalle”. Arch. Matteo Zucchi, senza scala, 310x200 mm.
ASVC, Dipartimento della Sesia, Disegni, n. 17
-
- N. 4 - Principali via di comunicazione del Dipartimento della Sesia
[Inizio sec. XIX]. “Carte Itineraire des Routes du Département de la Sésia, composé des deux Provinces de Verceil et Bielle“. Echelle d’un centimetre par 200 métres, 545x375 mm.
ASVC, Dipartimento della Sesia, Disegni, n. 400