Famiglia Riccardi di Vercelli

In Archivio di Stato è conservato il fondo archivistico della famiglia nobile dei Riccardi, la cui presenza a Vercelli è attestata a partire dal 1686, grazie al testamento di messer Giovanni Domenico Ricardi.
A partire da questo momento una cospicua documentazione consente di ricostruire la storia familiare e la sua ascesa sociale in seno alla comunità cittadina nel Settecento. I Riccardi acquisiscono ampi possedimenti, in particolare nel territorio di Villata, e i membri ricoprono cariche importanti a Vercelli. Tra i membri della famiglia si annoverano medici chirurghi dell'Ospedale maggiore di S. Andrea, avvocati e un tesoriere della Città di Vercelli, nominato, nel 1793, dal sovrano Vittorio Amedeo III. La famiglia acquisisce il titolo comitale grazie al matrimonio tra l'avvocato Teodoro Riccardi e la contessa Teresa Appiano, la quale porta in dote anche il suo archivio di famiglia. Allo stesso modo, parte delle carte relative ai Riccardi, in seguito al matrimonio tra Adalgisa Riccardi e il conte Carlo Arborio Mella confluiscono nell'archivio familiare dei Mella, anch'esso conservato presso il nostro istituto.
Gran parte della documentazione è riferibile alle proprietà della famiglia in città e nel contado di Vercelli come ad esempio scritture private, cause, atti di lite, convenzioni, compravendite di immobili, testimoniali di stato, ma anche numerosi testamenti e doti conferite alle spose della famiglia.

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Di seguito sono descritti i documenti presenti nella galleria fotografica sottostante

N. 1

Giovanni Domenico Riccardi detta le sue ultime volontà il 10 dicembe del 1686 presso il Monastero di San Vittore a Vercelli, alla presenza del priore Don Giacomo di S. Nicolò e di altri sei testimoni, roga il notaio Faciotti. Il testamento dispone precise istruzioni relative al funerale e indica come luogo di sepoltura la chiesa di San Paolo a Vercelli, presso il monumento dei confratelli della Madonna del Rosario. Egli designa come erede particolare suo figlio Pietro Giovanni, cui concede una cospicua somma di denaro in aggiunta ai beni già ricevuti, assieme alla moglie Margherita Rinaldi, cui lascia la casa sita a Vercelli, e agli altri figli legittimi, Anna Maria, Anna Lucia e Pietro Francesco.

N. 2

Instromento di dote della sig.ra Teresa Margaritta Riccardi futtura sposa del sig.re Giuseppe Antonio Moneta rogato Badat li 26 settembre 1742.

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Primo una veste da Camera di Mocagliata usata 15 [lire piemontesi]
Un cottimo di moccagliata colore di rosa usato 10
Una veste da camera di Tamoina 10
Una scuffia da letto guarnita con bindello color di rosa 3.15
Una scuffia da letto guarnita con bindello color celeste 2.10
[…]
un paio ingagianti di mossolina guarniti 2.10
due paia calzetti di reffo 3.5
[…]
un traponto 5.10
[…]
fazzoletti otto di lino 6
n. 22. Moella in otto fili doppia cangiante 71.10
n. 11 taffetà in quatro fili verde 26.8
[…]
Totale 200>>

N. 3

1536-1771
Atti relativi a proprietà e beni della famiglia Riccardi situati in territorio di Borgo Vercelli e Villata.

In primo piano il contratto di compravendita, datato 14 luglio 1763, relativo all'acquisto "di una casa, giardino, prato, posti nel territorio di Villata per il prezzo di £ 2408,10" da parte di Pietro Francesco Riccardi, che il documento individua come medico.

N. 4

Lo stemma gentilizio della famiglia Riccardi, corredato da descrizione araldica e motto: Alescunt insidiae pennis.

fonte: http://www.blasonariosubalpino.it